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Orsi Wargame
Udine
Associazione Ricreativa Soft Air
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Battlefield
Forte Ercole
di Luca Michelin Leita
“Splendido fortino costruito
d’urgenza nel 1904, faceva parte della Fortezza alto Tagliamento-Fella ed era
armato con quattro cannoni da 149 A sotto corazza del tipo "Grillo" più
alcune mitragliatrici calibro 10.35.
Nell’ottobre 1917 fu distrutto e
abbandonato alle truppe austriache che avanzavano.
Eretto in cima al piccolo Monte
Ercole, nel Comune di Gemona del Friuli, è costituito dalla batteria, per la
quale è stato usato un conglomerato cementizio senza però nessun apporto di
armatura di ferro. Lo stesso dicasi per la galleria della fucileria che avvolge
l’intera batteria per tre quarti. Vi sono anche due stabili a due piani
utilizzati come caserme costruite in mattoni e pietra.
Anni orsono era in parte abitato
ma, oramai ai nostri giorni, tutti gli edifici adibiti a caserma sono crollati,
mentre la batteria e la galleria sono in buone condizioni non avendo subito la
furia dei bombardamenti di guerra. Nella galleria si riscontra qualche crepa nel
rivestimento dovuto alla mancanza di armatura di ferro e all’azione del
terreno. E’ stato sede di messe nere da parte di stupidi fanatici.
Veniamo ora al suo sviluppo:
Un primo portone conduce
all’ingresso della parte bassa dell’opera dove si trovano il primo corpo di
guardia e gli stabili a due piani dedicati agli alloggi ed ai servizi. Sempre
nella parte bassa si trovano tre gallerie: la prima conduce dopo pochi metri ad
un locale di m.5 x 5 e successivamente ad un secondo locale m.5 x 10. Entrambi i
locali erano totalmente isolati dalle pareti della galleria, infatti furono
costruite delle pareti ed un soffitto, ora crollati, a circa 50 cm. dalle pareti
della galleria.
La seconda galleria è interrotta
dopo alcuni metri e non si esclude che potesse collegare la parte superiore
dell’opera. La terza galleria ha un unico locale di m.2,5 x 10. Continuando
nella parte bassa troviamo la strada che porta alla parte superiore, sbarrata da
un’altro cancello ( ora non più in loco ) con a fianco una postazione
angolare che permetteva di battere la stradina stessa. Prima del cancello sulla
destra un locale di m.4 x 10. Oltrepassato questo secondo ingresso, troviamo
sempre sulla destra un locale di m.4 x 7 comunicante con quello precedente di
fronte all’ingresso alla postazione angolare. Più avanti sulla destra si
arriva all’ingresso della galleria della fucileria. Essa si sviluppa
lievemente in salita, ma senza gradini; percorrendola si incontrano quattro
uscite che danno sul camminamento esterno ed una postazione d’angolo per
mitragliatrice. Al termine della galleria si incontra un’altra postazione
angolare diversa dall’altra, in quanto è formata da una continuazione di
galleria di alcuni metri. Poco prima di questa, un’uscita da sul camminamento
che da qui porta all’ingresso dell’opera. L’ingresso della batteria
avviene da un breve passaggio non molto largo dove troviamo dapprima un locale
sulla sinistra adibito a servizio igienico, dopo di che si entra nel corridoio
per incontrare sulla sinistra un locale di m.3 x 8 con comunicante in profondità
ad un’altro locale delle stesse dimensioni, probabilmente adibiti a polveriera
o deposito proiettili.
Tornando nel primo breve corridoio
si arriva a dei gradini che portano al corridoio principale. Da qui si può
accedere alle rampe dei pozzi ( ora murate ) e alle riservette ( m. 2,5 x 4 )
che sono posizionate tra le rampe e ai lati di esse ( m. 1,8 x 4 ). Alla fine
del corridoio, sono presenti una finestra nella parte destra ed un foro
d’aerazione di circa m. 0,40 di diametro nella parte sinistra ( che sbocca
all’esterno sul camminamento ).
Tutti i soffitti sono a volta e
intonacati come anche le pareti. Il citato camminamento, permetteva la difesa
ravvicinata dell’opera, visto che la sua posizione geografica non la rendeva
inattaccabile da eventuali fanterie nemiche. Era infatti questo, il limite
maggiore dell’opera, che aveva quindi bisogno di molta fanteria per guarnire
la galleria ed il camminamento in caso di attacco.
Ora si trova in stato di abbandono
ed è parzialmente invaso dalla vegetazione. Anni or sono era in parte abitato,
ma oramai tutti gli edifici adibiti a caserma, costruiti in mattoni e pietra,
sono crollati mentre la batteria e la galleria sono in buone condizioni non
avendo subito la furia dei bombardamenti di guerra. Nella galleria si riscontra
qualche crepa nel rivestimento dovuto alla mancanza di armatura di ferro e
all’azione del terreno. E’ stato sede di messe nere da parte di fanatici.
Ad ogni buon conto si tratta di un
terreno splendido come campo di gioco, poiché essendo ancora in buono stato di
conservazione ma invaso da varia vegetazione, permette uno sviluppo di gioco
molto versatile fra urban e boschivo.
Per questo motivo è uno dei
nostri campi di gioco preferiti.
Ovviamente tutti i gruppi che
fossero interessati ad incontrarci in questo campo, sono invitati a contattarci
per organizzare un game.”
Udine 29 giugno 2000